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Una disposizione d’animo

Io vorrei essere gentile, empatico e tollerante. Soprattutto in certi giorni in cui mi sveglio di buon umore, anche se non sono molti i giorni in cui mi sveglio di buon umore però qualche volta mi capita, e quando mi capita di solito sono giorni in cui magari esco a correre e poi torno dalla corsa e faccio la doccia e dopo la doccia faccio colazione e poi accompagno mia figlia a scuola e sento dentro di me che potrei provare a guardare il mondo con una certa comprensione e dirgli: «Va bene mondo, hai dei difetti, parecchi, e spesso sei disonesto con la gente onesta, però oggi potremmo ragionare sul fatto di stabilire una tregua». Poi però succede che mentre sono lì che racconto al mondo la mia disposizione d’animo, proprio in quel momento un tale mi taglia la strada con la macchina e la mia disposizione d’animo la perdo un po’ di vista e al suo posto mi viene fuori da non so dove un nervosismo, che è un nervosismo che anche se non so da dove viene so che con lui ho una certa familiarità perché appena arriva gli dico: «Ciao».