Quei ragazzi biondi erano occupati completamente dalle loro tavolette di cioccolato, il milite dietro al tavolo era occupato completamente da quei ragazzi biondi, i militi intorno al cane erano completamente occupati dal cane, eppure la cosa che accadeva di sopra accadeva per via di loro, e mai avrebbe potuto accadere se tutti loro non fossero…
«Voleva amare Dio, ma più ancora temeva il diavolo. Questa sua religiosità gotica, quando gli capitava di parlarne apertamente, gli veniva perdonata volentieri: era considerata una divertente provocazione, una delle sue tante stravaganze. E in quell'ambiente di agnostici vagamente attratti dal buddhismo non ci voleva molto a sembrare stravaganti; non c'era bisogno di essere pelagiani…
Non subito
In Storie di atletica del XX secolo (Add, 2023, pp. 76-77), Nicola Roggero sfive che alle dieci di mattina del dieci marzo 1953 Stalin non era ancora uscito dalla sua stanza e le guardie erano un po' preoccupate e quindi, per decidere se entrare oppure no nella stanza, avevano mandato a chiamare il…
«Da questi discorsi che fece, i viaggiatori ebbero la certezza che don Chisciotte aveva perso il cervello».
Miguel De Cervantes, Don Chisciotte della Mancia, Einaudi, p. 117
Nel libro «Perché ci ostiniamo», Fredrik Sjöberg descrive, tra le figure di rilievo dell’ambientalismo svedese, quella di Rutger Sernander (1866-1944), professore di biologia vegetale e presidente dell’Associazione per la protezione della natura di Stoccolma dal 1917 al 1930, a cui non dispiaceva passare allegre serate insieme ai suoi studenti.
Proprio a proposito di una di…
Può capitare
E può capitare che qualcuno di questi corridori sorridenti della mattina addirittura mi saluti. E a me sembra incredibile questo fatto che uno si sveglia alle cinque di mattina per andare a correre ed è pure di buon umore e saluta la gente che non conosce.
E invece è così. È talmente tanto…
«Anche camminare, passeggiare, girovagare senza meta sono immagini di libertà. Andando a zonzo si evade da una concezione utilitaristica del vivere. Si spezza la catena di necessità che ci stringe: si va così, senza traguardo, senza scopo, senza aver bisogno degli orpelli tecnologici che ci rendono sempre più schiavi nella vita di tutti i giorni.…
«Un'ora prima del calcio di inizio la visuale, dal mio posto, era spettacolare. Nessun angolo del campo era nascosto, e anche la porta in fondo, che immaginavo sarebbe stata piccola piccola, si vedeva abbastanza bene. Tuttavia, alle tre riuscivo soltanto a vedere una sottile striscia di campo, uno stretto corridoio d'erba che andava dall'area di…
«Mentre correvo, diverse parti del mio corpo hanno cominciato ad accusare dolore, una dopo l’altra. Si alzavano a turno – prima la coscia destra, poi il ginocchio sinistro, poi la coscia sinistra… – e si lamentavano ad alta voce. Gridavano la propria sofferenza, l’angoscia, la paura, denunciavano la propria condizione di stress. Per loro correre…
«La Colombo è una strada senza fine che non rivela mai nulla, correre diventa una sorta di facoltà automatica che l’atleta è in grado di ripetere per un tempo impossibile da calcolare. Soltanto questo ci dà la forza della disperazione: più che brillare cerchiamo di durare; cerchiamo un secondo respiro e poi un terzo nel…
