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Amare moltissimo

In un’intervista di ieri credo, Livio Berruti ha detto che per lui correre bene la curva dei 200 era un’esperienze erotica, e a me quando l’ho letto mi è venuto in mente quel discorso che fa Ugo Cornia sulle curve e sui semafori che incontra lui quando sta con la macchina, quello che dice: «Immediatamente mi sono chiesto come mai accada così spesso che nella mia vita esista questo sentimento di affetto così intenso per delle curve e dei semafori. Quasi sempre, quando sono stato in macchina con una ragazza che mi piaceva molto, se era una ragazza che mi piaceva veramente non ho potuto fare a meno di dirle che stavamo passando in una curva che amavo moltissimo, e ho cercato sempre di fargliela apprezzare perché se non avessi detto niente mi sarei sentito uno che nasconde qualcosa». E pure Berruti secondo me, a qualche ragazza, ha dovuto confessare di qualche curva che amava moltissimo.

 

(Il testo citato viene da qui: Ugo Cornia, Sulla felicità a oltranza, Sellerio, p. 117)