«Un’ora prima del calcio di inizio la visuale, dal mio posto, era spettacolare. Nessun angolo del campo era nascosto, e anche la porta in fondo, che immaginavo sarebbe stata piccola piccola, si vedeva abbastanza bene. Tuttavia, alle tre riuscivo soltanto a vedere una sottile striscia di campo, uno stretto corridoio d’erba che andava dall’area di rigore vicina fino alla linea di fondo dall’altra parte. Le bandierine d’angolo erano totalmente scomparse, e riuscivo a vedere la porta sotto di me solo se saltavo al momento giusto».
Nick Hornby, Febbre a 90′, Guanda, p. 73
